Non è certo un caso che Pirandello sia a buon diritto tra gli scrittori che più di altri si prestano a indagini onomastiche. Nelle sue opere è infatti significativa la presenza dell'analogous name, ma anche di personaggi che riflettono sul proprio nome, chi prendendone le distanze (come Moscarda in Uno, nessuno e centomila) e chi soccombendovi (come il «professor Vabene» in una novella dal titolo omofono). Né manca chi come Biagio Speranza, altro personaggio, confidi che il nome non gli sembra «una cosa seria», per quindi apprendere a proprie spese il contrario. L'esercizio onomaturgico che compie Pirandello è in verità instancabile e insieme seducente. Ma suscita problemi. Pasquale Marzano, che nel merito ha competenze specifiche, ne propone soluzioni argute e persuasive. Nel presente volume fa centro sulle novelle, ma non tralascia gli altri generi che il loro autore praticò, né omette di esaminarne i nomi in rapporto a un ipotetico 'freudismo' (mai argomentato a dovere); tanto meno rispetto all'umorismo, com'era inevitabile, e ad altri elementi ancora. Correda il volume un opulentissimo regesto (posto su CD-ROM) di circa 3000 nomi e personaggi, necessario strumento di lavoro del suo compilatore stesso come di futuri studi di onomastica pirandelliana. Angelo R. Pupino
Pasquale Marzano collabora alla cattedra di Letteratura italiana contemporanea dell'«Orientale» di Napoli, ove ha conseguito il dottorato di ricerca in Italianistica, diventandovi professore a contratto e assegnista. Ha insegnato anche all'Università di Dublino («University College Dublin»), presso la quale ha ottenuto un Master of Arts in Italian con una dissertazione di onomastica letteraria. Ha poi allargato il suo campo di ricerca, interessandosi di narrativa e saggistica. Suoi saggi sono apparsi nella «Rivista italiana di onomastica», in «il Nome nel testo», «Italianistica» e in vari volumi collettanei. Con l'ETS ha pubblicato nel 2003 la monografia Il male che coglie Napoli e altre note di onomastica letteraria.