Il libro si rivolge espressamente a tutti gli studenti di Psicologia, ai loro insegnanti, agli appassionati di psicanalisi e ai loro terapeuti, ai giovani che cercano stimoli imprevisti, a coloro che amano pensare divertendosi, verso una fine del libro del tutto sorprendente.
L'intreccio della trama, un po' romanzo, un po' saggio performativo, rende agevole e leggera la lettura. Sul fiume, all'improvviso, mentre sta andando a lezione, una studentessa di psicologia incontra un coniglio bagnato e dalle orecchie lunghissime. Nasce tra i due un patto misterioso e segreto che ha come posta in gioco una meta importante: come può oggi un giovane studente diventare psicanalista? Così come un piccolo classico di formazione, il libro ha il compito di mostrare una revisione critica della psicanalisi proiettata nel nostro tempo.
Alberto Zino, psicanalista e scrittore, svolge attività clinica e di studio dal 1979 a Firenze e ad Empoli. Segretario del Movimento di psicanalisi critica di Firenze. Analista didatta e conduttore di gruppi di Teoria della Clinica nella Scuola di Formazione in Psicanalisi Critica. Per le Edizioni ETS ha pubblicato: Labilità dell'analista, in "Trieb", n. 1, 1980; Il dispendio inutile, in "Trieb", nn. 2 e 3, 1989- 1991; Origine della rappresentazione, sviluppo dell'origine, in Aa.Vv., La crescita misconosciuta, 1997; Il posto caldo, in Aa.Vv., Il fiore chiuso. Dubbi sulla tentazione di crescere, 2000; Tutto e melanconia, in Aa.Vv., Le sfide della psicanalisi, 2001; L'incertezza delle voci. Per una psicanalisi dello sviluppo, 2002; L'arte per cui morire, in Aa. Vv., Le storie che durano. Otto conferenze di psicoanalisi, 2002; Psicanalisi e filosofia. Il male, 2004; Vita comune. Per un'etica, Freud, 2005; Lo spaesamento e il testimone, 2006; Formatio, in "Kairos" n. 2, 2008; La passione dell'Altro, 2008.