libro vincitore del premio
di studi Vittorio Sainati 2008 E' possibile elaborare una teoria delle strutture del linguaggio come universali e tuttavia empiriche? Quesito antico a cui le semantiche di orientamento naturalista sembrerebbero dare una risposta positiva. Per esplorare tale questione, questo libro assume come campo di indagine la teoria delle parti del discorso e, all'interno di essa, come caso specifico, la teoria delle preposizioni. Attraverso le posizioni di due linguisti strutturalisti danesi, Viggo Brøndal e Louis Hjelmslev, vengono ricostruite le principali direzioni del dibattito che si è sviluppato nel Novecento intorno alla teoria delle parti del discorso. È dal confronto, poi, tra l'apparato scientifico del linguista Ronald Langacker e la psicologia cognitiva che si delinea un quadro teorico nuovo. Le funzioni alla base delle parti del discorso possono essere considerate la manifestazione linguistica di processi cognitivi non-linguistici più generali: tratti universali radicati nella costituzione bio-cognitiva degli umani. Le nostre caratteristiche fisiche, il nostro apparato percettivo e le regolarità dell'esperienza guidano la nostra interazione con il mondo e orientano le prospettive che ne possiamo avere. Questo libro esplora l'ipotesi che gli elementi grammaticali delle lingue naturali emergano come strumenti per la rappresentazione di queste prospettive. Giulia Andrighetto è nata a Treviso nel 1979. Ha conseguito il Dottorato in Filosofia presso l'Università di Roma «La Sapienza». Ha pubblicato vari interventi sul rapporto tra parti del discorso e universali linguistici. Attualmente è assegnista di ricerca presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma.