Nel passato e nella nostra contemporaneità il linguaggio della musica si espande ed entra in relazione sincretica con altri mondi, dove espressioni diverse concorrono a significati convergenti: musica insieme a parole, arti, teatro, letteratura, comunicazione e media, ma anche musica e spazio.
Il libro affronta alcuni percorsi trasversali: scrittura, rito e ritmo collegano S. Ambrogio con il rap; parole e musica esprimono passionalità nella musica di Monteverdi o nel Serse di Haendel, o un conflitto di passioni nell'opera (da Lucia di Lammermoor alla Bohéme); canto e parola sono al centro della tradizione italiana tra musica leggera e canzone d'autore ma anche nella semiotica identitaria di un gruppo pop (Notwist). Risuona la musica anche nella parola letteraria (da Elias Canetti a Dino Campana), nella religione, nelle pratiche rituali tradizionali, nella voce e nella danza.
Nell'audiovisivo, tra cinema, video-arte e videoclip, abbiamo vuoti d'immagine che si riempiono di musica (Lars von Trier), figuratività sonora e sound design (da Guerre Stellari ai Pink Floyd), e trasformazioni della Sarabanda di Haendel, da Kubrick, a De Palma fino allo spot Levi's.
Infine, come cambia il live nella musica elettronica (laptop music), e in che modo la musica entra nei linguaggi di consumo, dalla crossmedialità al karaoke?