Dall'appassionato Pellegrino di Bartolomeo Beverini al rigoroso Inventario di Michele Ridolfi, passando per la Lucca pittrice di Tommaso Bernardi, l'insieme dei manoscritti inediti che vengono raccolti in questo volume forma una piccola antologia di descrizioni della cittą di Lucca dalla metą del diciassettesimo sino ai primi anni del diciannovesimo secolo. Sia che si tratti di meri elenchi, di rigidi inventari di stampo notarile, sia invece che ci si trovi di fronte ad articolate descrizioni o vere e proprie guide turistiche, una lettura di questi testi consente di ripercorrere, quasi in modo fisico, le vicende delle opere d'arte che hanno costruito, modellato e connotato nei secoli la nobile immagine di Lucca. Seguendo la penna di questi indefessi ricercatori, di varia estrazione e formazione, l'occhio del presente viaggia attraverso la cittą e il suo contado, ripercorre la geometria variabile di un ricchissimo patrimonio culturale che, distrutto, accresciuto, disperso, conserva intatto il suo valore.