Il principale interesse della Defensa de virtuosas mujeres, curiosa operetta giovanile del poligrafo Diego de Valera, risiede nel suo carattere rappresentativo della cultura castigliana della prima metà del Quattrocento: non solo infatti partecipa della fiorente tradizione ispanica di scritti in vituperio o difesa della donna, ma costituisce anche un'espressione "minore" di tendenze proprie della più significativa produzione letteraria coeva, offrendosi come valido mezzo per esplorarla. La presente edizione si basa su una collazione completa della tradizione manoscritta, stabilendo un testo per certi aspetti inedito dell'opera e, si auspica, più vicino all'originale di quello divulgato da pubblicazioni precedenti.
Federica Accorsi, diplomata alla Scuola Normale Superiore, è attualmente dottoranda presso l'Università di Pisa.