Era quella la mia prima mostra personale e avevo diciassette anni, tremavo al pensiero di dover affrontare il giudizio dei visitatori i quali certamente mi avrebbero interrogato, chiesto tutti i perché del mio modo di dipingere e io che cosa avrei dovuto rispondere? Se neppure sapevo il perché? Un giorno a far visita alla mostra entrò un piccolo signore, accompagnato da altri, lo riconobbi, anche perché sapevo ce passava le sue vacanze a Castiglioncello e poi quel pizzetto inconfondibile! Era Luigi Pirandello il grande scrittore commediografo. Guardò, si soffermò su alcuni pezzi, commentò con i suoi amici e poi vedendo che nella sala c'ero soltanto io, che me ne stavo il più lontano possibile per il timore che mi parlasse, si rivolse proprio a me e chiese dov'era il pittore. Figuratevi il sottoscritto, mezzo bloccato dall'emozione, con una voce che veniva dall'aldilà, risposi: “Sono io il pittore”. Egli, sollevato un sopracciglio, mi guardò ben bene e mi disse: “Bravo! Non credevo che fosse un ragazzo a dipingere così, complimenti!” Che colpo ragazzi! Che esordio! E chi se lo sarebbe mai aspettato?
Giorgio Michetti