Pisa, grazie alla sua posizione geografica e alla celebrità degli edifici della piazza del Duomo, fin dalla seconda metà del XVI secolo e ancor più nel Settecento, è meta di molti viaggiatori del Grand Tour che ammirano i suoi imponenti monumenti, testimonianza di uno splendido passato, quando la Repubblica dominava il Mediterraneo e inviava le sue flotte nel Levante. Tutti lamentano però la decadenza e lo spopolamento della città, nelle cui strade, peraltro lastricate di candido marmo, "cresce l'erba" come in un prato. I luoghi della visita sono sempre più o meno gli stessi e descrizioni e commenti spesso si rifanno a precedenti relazioni di viaggio da cui riprendono acriticamente ipotesi e attribuzioni fantasiose, anche se non mancano, soprattutto in età lorenese, studiosi attenti alle reali condizioni della città che segnalano e apprezzano i benefici procurati dalle riforme di Pietro Leopoldo: salubrità dell'aria, crescita della popolazione, potenziamento dell'Università.
Maria Claudia Ferrari insegna Storia Moderna e Storia dell'Età dell'Illuminismo nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pisa. Ha pubblicato numerosi saggi sulla politica napoletana nel Settecento tra i quali Bernardo Tanucci e i rapporti diplomatici con la Francia: la crisi del 1763, Una controversia di politica estera. La riversione del Piacentino, Il problema della soppressione della Compagnia di Gesù nel carteggio di Bernardo Tanucci. Ha pubblicato il XII e il XX volume dell'Epistolario di Bernardo Tanucci nella cui edizione è attualmente impegnata.