Cosa succede quando leggiamo un romanzo, andiamo al cinema o a teatro e ci emozioniamo di fronte a storie, eventi e personaggi palesemente fittizi? Perché spesso le opere d'arte che ci fanno piangere o ci fanno paura sono quelle che ci piacciono di più?
Spesso, nel tentativo di rispondere a domande come queste, si chiama in causa l'immedesimazione. Ma cosa s'intende, esattamente, con questo termine? Lo spettatore è, come Don Chisciotte, incapace di distinguere il reale dall'immaginario?
La teoria dell'illusione drammatica di Samuel Taylor Coleridge (1772-1834), che descrive la fede poetica come "volontaria e temporanea sospensione dell'incredulità", costituisce un tentativo di risposta caratterizzato da un'eccezionale penetrazione e un'intatta attualità. La Lezione su Shakespeare, insieme agli altri testi che fanno parte di questo volume, ripercorre le tappe principali della riflessione coleridgiana su temi di estrema rilevanza per l'estetica filosofica intesa in senso ampio.
Gabriele De Luca (Pisa, 1982) ha studiato presso l'Università di Pisa ed è attualmente allievo del Corso di Perfezionamento in discipline filosofiche della Scuola Normale di Pisa. Si occupa principalmente delle tematiche del verosimile, della finzione, del mito, con particolare attenzione alla riflessione filosofica di S.T. Coleridge e Giambattista Vico.