La filosofia di Nietzsche si colloca, nell’analisi proposta in questo volume, in un contesto di discussione che coinvolge Schopenhauer e Burckhardt, e, soprattutto, Wagner e Renan. Il tragitto di Nietzsche viene seguito in relazione, innanzi tutto, all’evoluzione teorica di Wagner e, in particolare, alla svolta da "Opera e dramma" alla metafisica della musica assoluta, intesa come "sogno vero" e possibilità di mitizzazione totale della realtà. Inoltre si vede come, insieme al mito wagneriano, incentrato intorno alla magia tirannica del genio, Nietzsche smonti il mito renaniano di un’aristocrazia scientifica, élite che sostiene un rigoroso progetto signorile, costringendo i linguaggi sociali entro un’oppressiva teleologia laica, segnata da una forte commistione di positivismo e romanticismo. La filosofia nietzscheana acquisisce, nel confronto, il valore di una radicale demitizzazione, che lavora a sottrarre all’ideologia romantica il suo fondamento metafisico. Liberato dalle risoluzioni mitiche, il moderno si apre in essa al riconoscimento di una pluralità di forze che richiedono forma e senso e che giungono ad esprimersi in una forma non costrittiva. Essa raccoglie i vari sensi parziali e diviene una relazione di contrari i quali, pur non tendendo alla conciliazione, non hanno valore reciprocamente distruttivo. La "volontà di potenza" è attraversata nel profondo da questa intenzione liberatoria che Musil ha indicato per primo tra i lettori novecenteschi enunciando, attraverso Nietzsche, una nozione di forma come sintesi di nuove possibilità.
Sandro Barbera (Biella 1946 - Pisa 2009). Laureato con Nicola Badaloni, è stato un profondo conoscitore della letteratura e della filosofia tedesca. Ha insegnato Storia della letteratura tedesca all'Università di Pisa. Goethe, Schopenhauer e Nietzsche sono stati al centro delle sua ricerche su cui, nel corso degli anni, ha dato alle stampe preziosi saggi e monografie tra cui ricordiamo i volumi Goethe e il disordine. Una filosofia dell'immaginazione (Marsilio 1990); 'Il mondo come volontà e rappresentazione'. Introduzione alla lettura (Carocci 1998); Une philosophie du conflit. Etudes sur Schopenhauer (PUF 2004). Per le Edizioni ETS ha curato, nella collana "Nietzscheana", che ha fondato con Campioni e Volpi, due raccolte di saggi sulla fortuna di Nietzsche. Negli ultimi tempi era particolarmente impegnato nell'importante progetto Schopenhauer Source mirato a mettere a disposizione attraverso Internet la più ampia offerta possibile di fonti per lo studio del pensiero e dell'opera del filosofo tedesco.
Giuliano Campioni (Pescia 1945). Laureato con Nicola Badaloni, ha insegnato all'Università di Lecce e di Pisa dove attualmente è professore di Storia della filosofia. E' curatore e responsabile del completamento e revisione dell'edizione italiana Colli-Montinari delle Opere e dell'Epistolario di Nietzsche e della nuova edizione dei Frammenti postumi 1869-1889 in 21 voll. (Adelphi). Ha compiuto con continuità studi sulla filosofia e sulla cultura tedesche e francesi dell'Ottocento e del Novecento, con particolare riferimento a Nietzsche ed alla sua fortuna, mirando a illuminare genesi e significato storico delle categorie centrali del filosofo tedesco, anche attraverso il complesso rapporto con la cultura dell'epoca. Tra le pubblicazioni recenti: la cura delle Lettere da Torino di Friedrich Nietzsche (Adelphi, 2008) e degli Scritti filosofici di Ernest Renan (Bompiani, 2008); la monografia Der französische Nietzsche (de Gruyter, 2009) e Nietzsche. La morale dell'eroe (Edizioni ETS, 2009).