I dadi, le carte, zara, la palla, nascondino, lo “scaldamane”, le “murelle”... nomi già noti o dimenticati che raccontano il mondo del gioco nella Firenze rinascimentale.
La presente edizione propone un originale connubio tra parti de Il Malmantile racquistato, poema erocomico di Lorenzo Lippi, e la maestria del grande pittore Antonio Possenti, che ha illustrato queste rime con ventisette splendide tavole.
Introdotto da uno scritto storico-letterario di Maria Cristina Cabani, il libro alterna le immagini ai dodici canti in ottava rima del Malmantile, fino a rovesciare il rapporto e trasformare i versi in didascalie dei dipinti.
Tra poesia, colore e gioco, Antonio Possenti può così a sua volta tornare a “giocare” con uno dei suoi soggetti preferiti, quell’homo ludens che, come ha sottolineato il critico d’arte Luciano Caprile, gli consente di indagare uno sterminato territorio della fantasia in assoluta libertà di descrizione nascondendo citazioni vere o inventate, come secondo la migliore lezione di un Borges e di un Calvino. Il risultato è, di nuovo, un gioco che mescola l’arte e la letteratura, la poesia e la pittura, attraverso “i giochi di sempre”.