Sulle pareti delle celle di quello che fino al 1923 è stato il carcere di Vicopisano, ancora si conservano testimonianze figurative e iscrizioni tracciate su ogni superficie disponibile con strumenti di fortuna. Dietro quei segni in progressivo deterioramento, le carte di polizia hanno permesso di ricostruire nomi e vicende dei loro autori, disperati e orgogliosi: ciò rappresenta un primo passo per il recupero e la tutela di queste trame labili di storia materiale e, al contempo, della nostra memoria più recente.
"Sono rimasto profondamente colpito dalla galleria di sovversivi pisani tra Otto e Novecento che, non solo fa onore alla terra che ha dato i natali a uomini che si sono giocati la vita in nome di valori universali, ma è di fatto un vero e proprio patrimonio narrativo" (dalla prefazione di Massimo Carlotto).
Lorenzo Carletti è dottore di ricerca in Storia delle arti visive con una tesi su Johann Dominicus Fiorillo e i dotti dell'Università di Gottinga nella seconda metà del XVIII secolo. Collabora con la Soprintendenza di Pisa ed attualmente è titolare di una borsa di studio presso il CNR.