Nel secolo che inaugura il pensiero scientifico moderno la scrittura epistolare diviene uno dei modi privilegiati della comunicazione delle nuove scoperte. Il carteggio di Galileo è infatti un essenziale repertorio di informazioni per la storia della scienza e per la ricostruzione di quegli eventi che hanno fondato il pensiero moderno. Questo libro si propone di studiare le missive di Galileo come testi letterari, nell'intento di mostrare la grande efficacia comunicativa della scrittura epistolare galileiana e la varietà degli argomenti derivati dai molteplici interessi dello scienziato. Le sue lettere, con i suoi numerosi trattati in forma epistolare, inaugurano un diverso modo di scrivere, perché nuovo è lo sguardo sul mondo e inedito il rapporto con le cose dai quali essi nascono. Appare evidente il concentrarsi dei riferimenti alla "sensata esperienza", che con le "certe dimostrazioni" sostanzia il metodo sperimentale: vista, udito, tatto, gusto sono messi in campo per il loro significato epistemologico e come risorse retoriche straordinariamente arricchite dalla competenza musicale e pittorica di Galileo. Filo conduttore di questo studio è infatti l'esperienza, indagata nella pratica professionale, familiare, religiosa, ma anche nelle molte considerazioni su musica e canto, pittura e scultura, coltivazione e comunicazione. La profusione di riferimenti all'esperienza sensibile rende l'epistolario galileiano nuovo e paradigmatico rispetto ai molti editi nella sua epoca, così che ne risulta avvalorata la considerazione di cui esso ha sempre goduto quale repertorio di alcune tra le più rilevanti pagine della nostra storia letteraria.
Erminia Ardissino ha conseguito il Ph.D. alla Yale University e il Dottorato di Ricerca all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È ricercatrice e docente di Letteratura Italiana presso l'Università di Torino. Si occupa prevalentemente della letteratura da Dante al Seicento, con particolare attenzione al rapporto con la storia delle idee e l'esperienza religiosa. È autrice del volume Il Seicento della Storia della Letteratura Italiana diretta da Andrea Battistini (2005) e ha pubblicato una scelta di lettere di Galileo con commento (2008). Tra gli altri suoi libri si ricordano: L'aspra tragedia". Poesia e sacro in Torquato Tasso (1996), Tasso, Plotino, Ficino. In margine a un postillato (2003), Il Barocco e il sacro. La predicazione del teatino Paolo Aresi tra letteratura, immagini e scienza (2001), Tempo liturgico e tempo storico nella "Commedia" di Dante (2009). Ha organizzato convegni su Dante, i cui atti si leggono in Dialoghi con Dante. Riscritture e ricodificazioni della "Commedia" (2006) e Etica e teologia nella"Commedia" (2009). Ha curato l'edizione critica dell'Ovidio Metamorphoseos Vulgare di Giovanni di Bonsignori da Città di Castello e dell'Operetta di Angelo Galli, uscite entrambe presso la Commissione per i Testi di Lingua (2001 e 2006). Ha anche pubblicato contributi sulla didattica della letteratura.