Studiando i problemi della condizione femminile, come vado facendo da molto tempo, era naturale incontrare quello dell'accesso delle donne all'istruzione, in particolare all'istruzione superiore, nel quale le esponenti del movimento di emancipazione (prima fra tutte, Anna Maria Mozzoni) avevano visto il mezzo (insieme con il lavoro extradomestico) per liberare le donne dalla loro plurisecolare inferiorità civile e politica. L'occasione mi è venuta dalla "Festa della Toscana", dedicata dalla Regione nel 2002 alla storia delle donne, nella sua dimensione regionale e nelle sue articolazioni locali. In una città come Pisa, la storia dell'istruzione femminile superiore si salda con quella della sua antica e celebre Università.
Lunghe indagini archivistiche e documentarie mi hanno portato ad elaborare elenchi di iscritte e di laureate e diplomate, con statistiche, grafici e tabelle sulla situazione delle studentesse pisane fino al 1940 e, su questa base, a costruirne la storia. Si è venuto così a delineare anche un profilo di storia dell'Università pisana, in quegli stessi anni: una storia, allo stato, tutta da scrivere.
Annamaria Galoppini è stata a lungo titolare della cattedra di Diritto privato nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Pisa. Ha dedicato i suoi studi a temi di diritto privato con rilevanti profili politologici, quali la parità di trattamento (fra uomo e donna, fra le minoranze religiose e etniche) e la protezione dei soggetti deboli (ad es. gli infermi di mente, i lavoratori subordinati), i rapporti familiari, la responsabilità per danni. Fra i suoi numerosi saggi si ricordano anche i libri II lungo viaggio verso la parità - I diritti civili e politici delle donne dall'Unità ad oggi (Bologna, Zanichelli, 1980; 2ª ed. ampliata, Pisa, Tacchi, 1992) e Lavoro subordinato e responsabilità civile (Pisa, ETS, 1996). È stata insignita dell'Ordine del Cherubino "quo Pisani Magistri ad superiores gradus evecti decorantur".