La fiducia illuministica nell'ingegnosità umana e in particolare nelle capacità di amministrazione dell'uomo di governo permea il lungo dibattito sulla fissazione del tasso d'interesse che precede l'emanazione dell'editto di Carlo Emanuele III del 2 marzo del 1768.
In una continua tensione tra laissez-faire e moderato dirigismo, i magistrati del Supremo Consiglio di Sardegna offrono, assieme a giudici e funzionari di stanza a Cagliari e a Sassari, riflessioni e risposte che complessivamente si dispongono attorno ad un circostanziato programma di rifiorimento dell'isola.
Le proposte formulate, ma anche le resistenze mostrate e i dubbi sollevati dai soggetti coinvolti nello studio della delimitazione ex lege del tasso d'interesse, riguardano la questione estremamente complessa della determinazione del confine tra vantaggio individuale e abuso e offrono un quadro rivelatore delle ottiche e della cultura di governo. Ogni spostamento nell'asse tra liceità e illiceità nel godimento o nello sfruttamento di beni e risorse si riverberava, infatti, su tutti i rapporti di natura economica, sulle transazioni e sul credito tra privati ed aveva rilievo sullo statuto dei cittadini. Usando il linguaggio tecnico degli economisti e non di rado ricorrendo all'analisi storica, il dibattito, serrato e vivacissimo che precede l'emanazione della legge del 1768, affronta i temi della ristrutturazione della società e dello Stato.
GIUSEPPINA DE GIUDICI è ricercatrice di Storia del diritto medievale e moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari, dove tiene il corso istituzionale di Storia del diritto medievale e moderno e quello avanzato su Lo Stato moderno: un percorso storico. Ha pubblicato i volumi: Il governo ecclesiastico nella Sardegna sabauda (1720- 61), Napoli 2007 e Le prefetture in Sardegna (1807-1848): il lungo iter dell'accentramento giurisdizionale e amministrativo, Cagliari 2008. Ha studiato anche "La popolazione studentesca dell'Università di Cagliari dopo la riforma boginiana (1771-1799)", pubblicato in Le Università minori in Europa (secoli XV-XIX) , Soveria Mannelli 1998, curato da G.P. Brizzi e J. Verger.