Chi è l'individuo medio? Come si fa a capire quando ce lo troviamo davanti, e se lo si è a nostra volta? E chi sono inoltre gli individui non medi e finti medi? Sono «strani mostri», semplici vittime o altro ancora? Anche tra coloro che hanno potere, ricchezza, visibilità allignano comunque individui medi, la cui buona sorte è dovuta in gran parte alla «maggioranza rumorosa» che premia chi si adegua e pretende anche di imporre i suoi limitati orizzonti a tutti gli altri. Un'altissima percentuale del genere umano è così composta, ma un tempo, paradossalmente, lo si poteva affermare con molta più tranquillità. Oggi un potente tabù della modernità permette a individui «superiori» o finti medi di manipolare e sfruttare i meno dotati facendogli innanzitutto credere, complice la massmediologia, di non esserlo.
Mauro Cosmai, 62 anni, psicoanalista e sessuologo, è inoltre docente universitario, esperto della comunicazione, giornalista pubblicista, magistrato onorario; il tutto naturalmente riferito alle discipline di cui si occupa (con aperti e necessari sconfinamenti anche in altre discipline affini). Al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Tra i suoi libri: Processo all'inconscio (1997), Il complesso di coppia (1999), Nuovi spazi dell'interpretazione (2000), Comunicare e scomunicare (2001), Psicologia e mondo dello sport (2004), Culti culture culturismi (2005), Psicopatologia della vita politica (2006), I tabù della modernità (2008), Dizionario dei mali necessari (2010), L'attesa - i veri significati del tempo (2011).