Sapete quanta parte delle vostre tasse viene spesa per lo smaltimento dei rifiuti o per la ricerca sul cancro? Com'è l'aria che respirate nel tragitto da casa vostra al vostro posto di lavoro? O come vengono ripartiti i finanziamenti alla cultura nella vostra città?
Un computer in rete può rispondere a questo e altro, se i dati che conserva e organizza sono strutturati in modo intelligente (Linked Data). Questo libro parla di tale possibilità nell’ambito delle istituzioni politiche e della pubblica amministrazione.
Questa innovazione non tocca solo pochi specialisti, ma tutti, perché consente di ottenere informazioni in maniera più diretta e trasparente, rendendoci cittadini più consapevoli e dunque più liberi.
L'autrice ricostruisce la storia di questa innovazione, promossa dalla dottrina Open Government dall'amministrazione Obama, che gradualmente si sta diffondendo nelle democrazie occidentali con un movimento che viene dal basso, prima che dall'iniziativa dei governi.
Il libro spiega anche tecnicamente che cosa sono gli Open Government Data (OGD) e quali sono i requisiti giuridici e tecnici da rispettare affinché i dati possano essere definiti aperti. Un utile strumento per chi ha responsabilità pubbliche, perché anche la politica italiana scopra, affronti e attui quest'importante opportunità di cittadinanza.
Francesca Di Donato, dottore di ricerca in Storia della filosofia politica moderna e contemporanea, attualmente ha una borsa di studio post-dottorato presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Pisa. Tra le sue pubblicazioni: La scienza e la rete. L’uso pubblico della
ragione nell’età del Web, FUP, Firenze 2009; J.- C. Guédon, Open Access. Contro gli oligopoli nel sapere (a cura di F. Di Donato), ETS, Pisa 2009; Nei limiti della ragione. Il problema della famiglia in Kant, Pisa 2004.