La disciplina dei pubblici servizi risente da tempo della silenziosa ma inarrestabile sovrapposizione della costituzione economica europea alla costituzione economica nazionale. Il consolidamento della funzione sociale dei pubblici servizi, seguito all'affermazione dello stato sociale e rivolto principalmente alla trasformazione diacronica dell'uguaglianza formale in uguaglianza sostanziale, è sempre più soggetto alla normativa di un ordinamento che, almeno inizialmente, privilegiava l'integrazione economica (negativa) trascurando quella sociale (positiva).
Nel volume si ricostruisce il complesso rapporto fra disciplina nazionale e disciplina europea del pubblico servizio, con particolare attenzione ai passaggi attraverso i quali l'Unione Europea, trainata dalla propria giurisprudenza fino alla creazione di una propria nozione di uguaglianza sostanziale, è andata anch'essa acquisendo una funzione sociale, che le consente di concorrere con gli stati nazionali alla delineazione di una disciplina europea del pubblico servizio che sappia coniugare esigenze economiche e fini sociali. Essa potrebbe essere esercitata anche nel contesto globale, favorendo la definitiva attuazione dei diritti sociali in virtù dell'emergere di istituzioni sovranazionali che sappiano affiancare gli stati nazionali in quella 'funzione sociale' che ne costituiva il presupposto. Ne risulta che libertà economiche e diritti sociali vanno sempre più riunendosi sotto un ordinamento sovranazionale in cui il mercato e la libera concorrenza possono trasformarsi in un mezzo per la realizzazione progressiva dei diritti sociali, pur in un contesto globale in cui, anche per la quasi assoluta carenza di poteri pubblici, la propagazione del mercato e le sue crisi sembrano piuttosto limitare la naturale forza espansiva dei diritti sociali.
Francesco Monceri si è laureato in diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa. Ha conseguito nel 2007 il titolo di dottore di ricerca in «Diritto dei servizi pubblici nazionali e locali», e ha successivamente ottenuto un assegno di ricerca biennale presso il Dipartimento di Istituzioni, Impresa e Mercato «A. Cerrai» dell'Università di Pisa. È cultore della materia Diritto pubblico presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pisa. Tra i suoi saggi: I beni culturali. Da categoria estetica a "patrimonio collettivo", in G. Colombini (a cura di), La nozione Flessibile di proprietà pubblica. Spunti di riflessione di diritto interno ed internazionale, Jovene, Napoli, 2008; I pubblici servizi tra stato, mercato e forme di auto-organizzazione, in Flavia Monceri (a cura di), Poteri fluttuanti. Forme dell'anarchia contemporanea, Edizioni Ets, Pisa, 2011.