La storia e le reti degli ultimi pescatori del Cilento, l'attesa di Irene e il suo pasticcio di alici. La lunga transumanza degli agrumi, le rotte e i loro incroci, dall'oriente sino all'Europa occidentale. I viaggi di Michele, ultimo acciugaio della val Maira, lungo le vie del sale e la sua bagnacauda. La grotta del Gelo nelle viscere del grande vulcano, lo stupore dei saraceni, i loro sorbetti, lo zucchero dalle canne, il cocomero e il suo gelo. Gli amori della ninfa Galatea per Aci, il pescatore di calamari.
I vini delle comete, le zingare del sistema solare, quelli dell'anno senza estati e il vintage del risotto allo Champagne. Le farine dei pastori nomadi del Gran Sasso, panai preistorici con sotto i piedi i segreti dell'universo. Bambini che fanno il verso al polpo e le donne di Santa Lucia che lo cucinano, alla Luciana. La biografia e le metamorfosi del merluzzo, il pesce che è arrivato in campagna ed ha cambiato il mondo. L'ingegnosa invenzione della bottarga di... cortile e quella, più modesta, di una carbonara al contrario. Lo sfrigolio degli oli, di fritture e di pastelle, e tutta l'alchimia delle padelle. La crema della nonna, quando si sta buoni, e le sue meringhe sbagliate. La sconfitta della bellezza nel regno della più famosa delle cipolle...
... riflessioni di geniali cuochi dilettanti di fronte a centoventi pomodori.
Scienza, sensi, cucina, storie, scherzo; chimica, leggende, racconto, pancia, impulso; vaniloquio, colori, tavolozze, cuore, gusto; numeri, rabbia, superbia, fantasia e menzogne.
Poco di tante cose, che è meno redditizio di molto di una soltanto, Chourmo declina in gastronomico finzioni, ragioni (senza fedi) personali e questioni private.
Razionalmente certo che sia il gusto il principe dei sensi, così come la gola il più soddisfacente dei peccati, scrive, con la scusa della cucina, Terzo Girone su
pisanotizie.it da cui questo libro trae spunto.