Alfred Binet (1857-1911), considerato uno dei fondatori della psicologia scientifica, viene spesso menzionato dagli storici della psicologia come l'inventore del primo test per misurare l'intelligenza. Binet è stato però anche una figura molto importante, e molto poliedrica, dell'alienismo francese di fine secolo, occupandosi di tutti i temi centrali del periodo come l'ipnotismo, la sperimentazione, le personalità doppie e infine la sessualità e le perversioni sessuali.
Il feticismo in amore, pubblicato per la prima volta nel 1887 e mai tradotto in italiano, è un testo capitale nella storia della psicologia della sessualità; in esso compare una categoria ancora oggi ampiamente usata con lo stesso significato, ovvero quel feticismo che è definito come l'attrazione sessuale verso un oggetto o una parte del corpo dell'altro/a a esso/a legata. È stato proprio Binet a prendere questo concetto centrale del XIX secolo e ad applicarlo alla sfera della sessualità, assicurandogli così un radioso futuro. Il testo di Binet ha infatti inciso profondamente sul lavoro di Richard von Krafft-Ebing, di Havelock Ellis e di Sigmund Freud, fino alle ultime edizioni del DSM.
Paolo Savoia ha studiato a Bologna e Chicago, ed è dottore di ricerca in filosofia presso l'Università di Pisa. Ha pubblicato articoli in diverse riviste e volumi, e ha tradotto lavori di Arnold I. Davidson e Ian Hacking. Il suo lavoro si concentra sulla storia della medicina, il pensiero di Michel Foucault e la tradizione franco-americana dell'epistemologia storica. Attualmente lavora al dipartimento di storia della scienza dell'Università di Harvard.