I 14 saggi e una introduzione qui raccolti ruotano tutti intorno alla materia nibelungico-volsungico-teodoriciana, un patrimonio che conserva leggende, tradizioni e monumenti epici, letterari e non, trai più arcaici delle culture germaniche, tramandati fino a oggi attraverso manoscritti di età medievale e già compiutamente cristiana. Si tratta ditesti semplici e forti che narrano, prevalentemente in versi, di agguati, conflitti, passioni, speranze, tradimenti e vendette vissuti da donne e da uomini che inconsapevolmente hanno partecipato alla formazione dell'Europa: quanto in essi stratificato ha già spinto generazioni di studiosi e letterati a studiarli da molteplici punti di vista - artistico, filologico, intertestuale, linguistico, metrico, stilistico, e a replicarli in chiave moderna, quasi per poterne meglio cogliere il messaggio. Ma il lavoro di comprensione e ricostruzione è lungi dall'essersi esaurito, per la grande ricchezza e profondità di questa materia. Gli autori della presente raccolta, inserendosi su una scia di studiosi che agisce ininterrottamente dalla fine del '700, hanno dedicato con coraggio riflessioni e intuizioni originali ciascuno a un aspetto di quel patrimonio, contribuendo con impegno non soltanto all'arricchimento dei punti di vista sulla materia oggetto del Convegno, ma a rilanciarne una volta di più l'importanza nella storia della cultura europea. È in questa ottica di invito ad una fruttuosa prosecuzione degli studi sulla materia nibelungico-volsungico-teodoriciana che va intesa la bibliografia riepilogativa posta in calce al volume. Maria Giovanna Arcamone: è stata titolare della Cattedra di Filologia germanica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pisa, dove ancora insegna per incarico questa materia. La sua attività di studio e ricerca si è rivolta soprattutto al lessico delle lingue germaniche, all'elemento germanico nellalingua italiana, alla runologia, all'onomastica germanica e non. Ha organizzato il III Convegno dell'AIFG a Pisa nel1976, il XXII Congresso internazionaledi ICOS a Pisa nel 2005 e ha partecipato alla preparazione di tutti i Convegni annuali di Onomastica e letteratura. È direttore scientifico della rivista "Archivio per l'Alto Adige". Marco Battaglia è docente di Filologia Germanica presso l'Università di Pisa. I suoi ambiti di ricerca comprendono la costituzione etno-linguistica dei 'Germani' e il rapporto tra 'barbari' e civiltà classica; la mitologia e il diritto; l'epica e la civiltà letteraria norrena; la relazione tra i meccanismi di oralità e scrittura nella formazione della cultura dell'Alto Medioevo europeo. È membro del Dottorato di ricerca in Linguistica Generale, Storica, Applicata, Computazionale e delle Lingue Moderne e del comitato scientifico della rivista Studi Nordici.