Un Paese celebrato per il suo straordinario patrimonio artistico, da secoli meta di un imprescindibile pellegrinaggio culturale. Ed in epoca più recente ci si rende conto dello straordinario significato della realtà naturale dell'Italia, con paesaggi primigeni collegati agli ambienti nei quali l'uomo ha saputo inserirsi armonicamente. Da questa scoperta nasce il movimento per la conservazione dell'ambiente, che riesce ad esprimere una legge tra le più avanzate: essa permette di realizzare un ampio sistema di parchi nazionali ed aree protette, portando l'Italia ad una posizione di avanguardia. Le premesse per una crescita virtuosa ci sono tutte, ma negli ultimi anni lo sviluppo si arresta: la gestione diventa difficile, i costi aumentano, e soprattutto si teme lo sviluppo del controllo democratico sul territorio, che pone dei limiti allo sfruttamento e ad una cosiddetta valorizzazione. Studiosi ed operatori si riuniscono nella sede dell'Accademia dei Lincei, per discutere il senso di quanto è stato fatto finora, e quanto ancora resta da fare: un discorso propositivo, rivolto verso il futuro, sul ruolo che le aree protette potranno avere per il governo del territorio.