Il volume indaga la sostanza delle varie suddivisioni dei crimini elaborate dalla scienza giuridica dell'età del Diritto Comune, in un continuo confronto con i vari testi normativi e, col tempo, anche giurisprudenziali, ai quali essa si trovò di fronte. L'autore, affrontando un'analisi della sostanza, dell'evoluzione del significato e dell'suo di tali classificazioni, riesce a cogliere un passaggio importante e decisivo nella storia stessa della moderna istituzione politica: quello che porta, lungo un sentiero di storia del pensiero giuridico, a cogliere il punto nel quale la capacità di attribuzione della qualifica di illecito ad un comportamento umano e la sua gravità incominciano ad essere esercitate esclusivamente dalla legge e, quindi, ad essere considerate come un prodotto imprescindibile e tipico dell'istituzione pubblica. In tal modo, un cammino in apparenza destinato a svolgersi soltanto per itinerari eruditi di semplice storia esterna delle fonti e delle forme giuridiche, prende la sostanza di una rigorosa ricostruzione critica di storia interna dello Stato e degli strumenti che ne hanno instaurato e consolidato nel tempo la realtà istituzionale.
MARCO PAOLO GERI. Avvocato. Laureato con una tesi sull'esercizio della giurisdizione criminale nella Toscana del primo '600, è dottore di ricerca in Storia del diritto medievale e moderno presso l'Università di Siena.
Ha pubblicato: Un aspetto della feudalità toscana d'Antico Regime: la nascita del Marchesato di Monteverdi e Canneto, in L'Abbazia di S. Pietro in Palazzolo e il Comune di Monteverdi. Atti del Convegno a cura di Silio P.P. Scalfati, Pisa, 2000, pp. 73-102; L'epistolario di Carmignani tra letture e incontro professionali e culturali in Giovanni Carmignani (1768-1847). Maestro di scienze criminali e pratico del foro sulle soglie del diritto penale contemporaneo, Pisa, Edizioni ETS, 2003; Nel laboratorio di Francesco Carrara: le miscellanee giuridiche, Torino, Giappichelli, 2003 (Quaderni del dipartimento di diritto pubblico dell'Università di Pisa, 27); "Merce straniera venuta d'Oltremonte". Appunti su Carmignani e l'aggiotaggio, in L'Indice Penale, n. 1 (2004), pp. 415-440; "Che lo dica de la su e poi sarà calato". Un processo criminale nella toscana medicea fra carte d'archivio e istruzioni di cancelleria, in Rivista di Storia del diritto italiano, anno LXXVI (2003), pp. 253-289; Nota bio-bibliografica in Storia dell'origine e progressi della filosofia del diritto, ristampa anastatica a cura di Eugenio Ripepe, Pisa, 2005, pp. XXVIII-XL; "La metamorfosi che la politica voleva fare alla giustizia": Francesco Carrara e il problema del giure penale, in Materiali per la storia della cultura giuridica, XXXX (2/2004), pp. 127-156; La sorte della biblioteca di Giuseppe Averani in una controversia ereditaria, in Bollettino Storico Pisano, anno LXXII (2005), pp. 249-271; Lorenzo Cantini, "di professione legale" all'opera fra le carte e le righe del mondo giuridico toscano del primo Ottocento, in Tecniche di normazione e pratica giuridica in Toscana in età Granducale, a cura di Mario Montorzi, Pisa, Edizioni ETS, 2006, pp. 153-231; Un giurista e i libri: Carrara recensore, editore, annotatore, in L'indice penale, n. 2 (2006), pp. 906-938; Paolo Grossi: ragguagli bibliografici, in Incontro con Paolo Grossi, a cura di Eugenio Ripepe, Marco Goldoni e Umberto Breccia, Pisa, Ediplus, 2007, pp. 42-85 [anche in Uno storico del diritto alla ricerca di se stesso: Paolo Grossi, Bologna, Il Mulino, 2008, pp. 121-172]; Antichi diritti e nuove installazioni: Giovanni Carmignani (ed altri) e il Ponte di Zambra, in Cascina. Segni d'arte e cultura in un Centro delle piana pisana, vol. III, Pisa, 2007; Carmignani, Birnbaum e altri incidenti. Momenti del dibattito ottocentesco intorno alla pena di morte, in L'indice penale, 1 (2010), pp. 399-416.