Nell'agosto del 1822, in un teatro di Baltimora, il soldato di guardia sparò ad Otello esclamando: «Non sia mai che in mia presenza un maledetto negro abbia ucciso una donna bianca!». Questa storia la narra Stendhal nell'articolo sull'illusione teatrale che pubblicò sul finire dello stesso anno e che qui presentiamo insieme alla traduzione. L'articolo diventerà poi il primo capitolo di Racine e Shakespeare.
Assieme a queste e ad altre pagine stendhaliane proponiamo il Dialogo sulle unità drammatiche di luogo e di tempo di Ermes Visconti, uscito su «Il Conciliatore» (1819), che tanto influenzò la riflessione di Stendhal. Dal confronto dei testi emerge la complessa articolazione del dibattito ottocentesco sul verosimile e sulle forme dell'illusione, dalla pittura al romanzo al teatro.
Luca Mori (1976) svolge attività di ricerca presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa. Si occupa di filosofia politica (in particolare delle dinamiche del consenso) e delle implicazioni filosofiche degli studi sulla complessità.