La pieve dei Santi Giovanni ed Ermolao di Calci rappresenta uno dei più significativi esempi dell'architettura romanica nel territorio pisano. Eretta tra l'XI e il XII secolo per volontà dell'arcivescovo di Pisa Daiberto, ha subito nel tempo complesse vicende costruttive che non ne hanno alterato i caratteri fondamentali. Al suo interno racchiude tesori d'arte che testimoniano le varie fasi della sua storia: tra questi spicca lo splendido fonte, segno della funzione battesimale della chiesa. Del titolare Ermolao si conserva una reliquia proveniente da Costantinopoli, espressione della dimensione marittima della città di Pisa.
Il volume, frutto di collaborazione interdisciplinare, illustra con dovizia di particolari il monumento nei suoi molteplici aspetti.