La potenza delle immagini è la loro capacità di andare oltre gli stati di cose, per indicare o toccare quel limite a partire dal quale ogni vera creazione è possibile. Questa potenza è anche la capacità politica delle immagini di riconfigurare l'ordine del sensibile, e si oppone al loro potere, alla loro discorsività codificata e orientata dai modi di organizzazione del consenso.
Il cinema ha giocato un ruolo importante nell'incarnazione di questa potenza, orientandola su due grandi paradigmi: uno incentrato su una estetica della forma, l'altro su una estetica delle forze, esemplificati da due figure fondative come Ejzen_tejn ed Epstein, da cui discendono autori e problemi affrontati in questo volume: da Benjamin a Foucault, da Deleuze a Badiou, da Garroni a Nancy, fino ad Agamben e Rancière.
Roberto De Gaetano (Roma 1965) è professore ordinario di Filmologia presso l'Università della Calabria. Ha dedicato importanti studi ai rapporti fra cinema e filosofia (Il cinema secondo Gilles Deleuze, Roma 1996; Passaggi. Figure del tempo nel cinema contemporaneo, Roma 1996; Il visibile cinematografico, Roma 2002; Teorie del cinema in Italia, Soveria Mannelli 2005), e alle forme del grottesco nella tradizione cinematografica italiana (Il corpo e la maschera, Roma 1999). Tra i suoi volumi più recenti: L'immagine contemporanea. Cinema e mondo presente (Venezia 2010), Nanni Moretti (Cosenza 2011). Dirige il quadrimestrale di cinema «Fata Morgana».