L'accrescimento del divario tra Nord e Sud del mondo, l'intensificarsi dei flussi migratori, l'affermarsi di società sempre più plurali pongono nuove sfide al design, per traduzione, strumento di intervento nel sociale.
Se è vero che dal mondo del progetto, in un'ottica necessariamente interdisciplinare, può venire un contributo in termini di sviluppo sostenibile e come supporto all'affermazione di un modello realmente interculturale, è altrettanto vero che ciò può rappresentare un'opportunità a livello di scambio di conoscenze, savoir-faire e di crescita culturale e produttiva.
In tale scenario l'Italia, per posizione geografica e per naturale propensione all'incontro, può svolgere un importante ruolo; senza perdere il legame con i territori e le capacità che esprimono ma aprendosi, con intelligenza e misura, al nuovo che proviene dall'altrove.