Dopo una lunga crisi, che ne aveva non soltanto deteriorato l'immagine ma soprattutto snaturato le fondamenta, il liberalismo, a partire dagli anni Quaranta, rinasce come una teoria politica capace di dare una risposta forte e innovativa ai problemi della società. L'intento di questo lavoro è dunque cercare di capire in cosa consista la filosofia politica del liberalismo classico e in che termini la sua rinascita, che talora coincide con la riscoperta di radici dimenticate, configuri anche una risposta al problema dell'"ordine politico buono" e una ricerca dei modi in cui perseguirlo. Nella ricostruzione di tale percorso - che prende le mosse da alcune critiche al liberalismo come corresponsabile dei mali della modernità - i passaggi chiave sono rappresentati dall'analisi della crisi e della trasformazione della teoria liberale, dalla riflessione sulla natura e sulle cause del totalitarismo, e dalla chiarificazione del controverso legame tra liberalismo e democrazia. Muovendo da questi temi gli esponenti del liberalismo classico configurano così un modello di "ordine spontaneo" che, rifiutando di identificare la politica con lo stato e con le scelte collettive, giunge a mettere in discussione il ruolo della coercizione nella vita politica.
Antonio Masala è ricercatore di Filosofia Politica all'IMT Alti Studi Lucca, dove insegna Political Theory e Ideologies and Political Change. Si occupa prevalentemente della filosofia politica liberale contemporanea e del pensiero libertarian, di filosofia delle scienze sociali e di cambiamento istituzionale. Tra le sue pubblicazioni il volume Il liberalismo di Bruno Leoni, 2003 (autore del quale ha anche curato l'edizione di alcune importanti opere), e saggi sul rapporto tra stati nazionali e globalizzazione e sul conservatorismo.