I saggi qui riuniti si confrontano con i temi della filosofia politica hegeliana dal riconoscimento all'eticità, dall'antropologia alla teoria dello Stato. Separare la riflessione antropologica da quella sul riconoscimento -come oggi avviene in prevalenza sulla scorta di Honneth e di Habermas - ci priva della possibilità di andare a fondo nell'idea di libertà, di buona vita e di liberazione. Per Hegel, riconoscimento ed eticità non
hanno come risultato quello della creazione di uno sfondo condiviso - sorta di ethos democratico - in cui poter costruire il proprio progetto di vita e ottenere il proprio benessere psicosociale, grazie al riconoscimento reciproco delle diversità. L'eticità, infatti, non può che riferirsi a una sostanza, per quanto postmetafisica, dal momento che il riconoscimento è antropogenico e l'eticità è mediazione tra psiche e società.
CLAUDIO BAZZOCCHI è dottore di ricerca in Filosofie e teorie sociali contemporanee. Si occupa di filosofia politica e storia delle idee. Con ETS ha pubblicato Hölderlin e la rivoluzione. Il socialismo oggi tra libertà e destino (2011). È da poco uscito il suo Virtù e fortuna. In difesa del partito politico (il Ponte Editore, 2012). Ha pubblicato nel 2009 presso Diabasis Il fondamento tragico della politica. Per una nuova antropologia socialista. Per Aracne ha scritto Libertà e destino (2009) e La notte della conservazione. Antropologia hegeliana e ricoonscimento (2010). Per anni si è occupato di cooperazione internazionale ed ha studiato il rapporto perverso tra nuove guerre e aiuto umanitario. Ricordiamo il suo La balcanizzazione dello sviluppo. Nuove guerre, società civile e retorica umanitaria nei Balcani (1991-2003) per i tipi della casa editrice il Ponte.