In alternativa all’ormai vieto topos di un congedo dai temi e dai modi ‘classici’ del filosofare, la ricerca qui presentata volge l’attenzione al pensiero di Deleuze come strumento per la costruzione di una possibile ontologia dell’immanenza, a partire dal problema del rapporto fra trascendentale e temporalità; rapporto in cui è in gioco la questione della verità e, forse, lo statuto stesso della filosofia.
Nel delineare il
problema, il testo pone in tensione la costellazione concettuale deleuzeana con quella kantiana e con alcuni temi di fondo delle filosofie di Maimon, Fichte, Hegel, cercando non tanto discendenze storiche quanto affinità e discrasie strutturali, e rispondendo all’esigenza di selezionare, nell’eteroclito corpus delle opere di Deleuze, un percorso quanto più possibile cogente e sistematico.
Sandro Palazzo, dottore di ricerca presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato diversi articoli e saggi su Deleuze e Derrida e curato la traduzione delle lezioni deleuzeane del 1978 su Kant (Fuori dai cardini del tempo, Mimesis 2004). Ha redatto alcune voci dell’Enciclopedia filosofica Bompiani (2006 sgg.). Ha curato e tradotto la Ricerca della base e della vetta di R. Char (Mimesis 2011). Sta curando la prima edizione italiana di i