Breve storia dell'uguaglianza e altri scritti sulla storia

Alla storia Benjamin Constant ha dedicato una parte consistente, ma ormai poco nota, della sua opera. Si tratta per lo più di testi sparsi su argomenti assai vari, eppure accomunati da alcuni fili conduttori ben definiti; legati talora a circostanze determinate e attraversati implicitamente da una forte carica d'impegno politico. Ma perché parlare di storia - e spesso di storie assai lontane - per orientarsi nel presente? Nel panorama mosso e difficile in cui Constant elabora il suo pensiero politico, tra la Rivoluzione francese e la Restaurazione, passare dalla storia gli appare qualcosa d'ineludibile e di problematico allo stesso tempo. Questa raccolta di scritti, composti tra il 1799 e il 1829, si propone anche di mettere in luce significati e ragioni di questa scelta.

Benjamin Constant (Losanna 1757 - Parigi 1830), scrittore e uomo politico francese di origine svizzera, è considerato uno dei più importanti teorici del pensiero politico liberale. È autore di una produzione eccezionale per ampiezza e qualità letteraria, articolata in svariati campi: dalla teoria politica (Principi di politica) alla storia delle religioni, passando per il romanzo (Adolphe, il suo capolavoro), la scrittura autobiografica, la saggistica (La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni).

Giovanni Paoletti è ricercatore in Storia della Filosofia all'Università di Pisa. Si è occupato di storia del pensiero politico e del rapporto tra filosofia e scienze umane. Su Constant ha scritto in particolare Benjamin Constant et les Anciens. Politique, religion, histoire (Paris, 2005).