Giuseppe Toscanelli, nato a Pisa il 31 gennaio 1828 da Giovan Battista Toscanelli e da Angiola Cipriani, ossia dalla famiglia allora più facoltosa e potente della città, fu uno dei personaggi pisani più in vista del secondo Ottocento. Fervente patriota (prese parte alla prima guerra d'indipendenza e alla difesa di Venezia nel 1848-49), esule a Torino nel 1849-50 (si distinse nell'aiutare con denaro gli emigrati politici), simpatizzante garibaldino (fu tra i primi a finanziare la spedizione dei Mille nel 1860) e uomo politico filounitario (era cognato del sindaco di Firenze e più volte ministro Ubaldino Peruzzi, che aveva sposato nel 1850 sua sorella Emilia Toscanelli), fu ininterrottamente deputato al parlamento italiano dal 1860 al 1891 per il collegio di Pontedera e di Pisa, militando prima nella destra storica, per poi passare nel 1876 senza alcun problema fra le file della sinistra di Depretis. Fu personaggio eccentrico, famoso per la sua proverbiale generosità (in meno di 30 anni dilapidò un patrimonio familiare di circa 4 milioni di lire) ed insieme un proprietario fondiario illuminato, che riuscì a trasformare la sua fattoria della Cava presso Pontedera in un grande centro produttivo di vino selezionato. Qui morì abbandonato da tutti il 27 febbraio 1891.
Questo saggio completa la ricerca che l'Autore sta affettuando da vari anni sui Toscanelli, cui ha dedicato un primo studio nel 2005 sulla famiglia e il suo ingente patrimonio, un secondo nel 2007 sulle memorie parlamentari di Nello, un terzo nel 2011 per la ristampa anastatica de L'economia rurale di Giuseppe e un quarto nel 2012 sulla produzione vinicola della fattoria della Cava. Il volume, infatti, con l'utilizzo di documenti archivistici e di discorsi parlamentari, ricostruisce il ruolo politico avuto da Giuseppe Toscanelli come patriota negli anni caldi del risorgimento italiano e poi come deputato al parlamento nazionale.
Danilo Barsanti, docente di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, si interessa da tempo delle trasformazioni del territorio, delle istituzioni politiche, dei ceti dirigenti e dell'università nella Toscana dei secoli XVI-XIX. È autore di numerosi saggi, fra cui ricordiamo i libri Castiglione della Pescaia, La "guerra delle acque", Le commende dell'Ordine di Santo Stefano, L'università di Pisa, Pisa nel Risorgimento, I Toscanelli, Silvestro Centofanti, L'economia rurale di Giuseppe Toscanelli, Le vigne del sor Beppino, ecc.