Strasburgo, agosto 2011. Jean-Luc Nancy spedisce a Costanza Tabacco e Andrea Sartini uno scritto, Le neutre, la neutralization du neutre, sulla questione del neutro nell'opera di Maurice Blanchot. Questo saggio vuole approfondire una questione sollevata in una breve conversazione che a sua volta figura nel testo. Entrambi i lavori sono qui riportati integralmente, insieme a quello di Blanchot sul poeta René Char, La bestia di Lascaux. Parola orale e scritta, il dono di Nancy fa quel che deve. Dalla grotta di Lascaux e dai suoi fregi millenari si dipana un filo appassionante che interroga il motivo della «neutralizzazione », secondo una duplice interpretazione: il neutro, inteso come «una minaccia e uno scandalo per il pensiero», evitato, disinnescato da una cultura che non vuole né può riconoscerlo; e il neutro come "primo motore" del gesto creativo. Questo dialogo con Nancy e Blanchot segue le due strade. Suggerisce una possibile lettura dei metodi e dei fini della sostanziale rimozione della questione del neutro e a un tempo indica, per quanto possibile, alcuni tratti del suo darsi in comune. Entrambi i piani appaiono qui attraverso scritture eccentriche rispetto alla volontà di comprendere sistemando, cioè ancora neutralizzando. In un momento di crisi dei sistemi di padronanza, il libro in comune tenta un "esercizio di pensiero" tra filosofia e psicanalisi, capace di dare voce a questa assenza di origine, di giustificazione, di fine. Il vero volto di quest'assenza si rivela essere allora uno spazio di libertà.
Maurice Blanchot (1907-2003) filosofo, critico letterario e scrittore francese, ha dedicato la sua vita al cruciale rapporto tra filosofia e letteratura. Tra le sue opere più importanti Lo spazio letterario (1955), Il libro a venire (1959), L'infinito intrattenimento (1969), La scrittura del disastro (1980).
Jean-Luc Nancy (1940), filosofo, è stato definito un "classico vivente"; ha insegnato dal 1968 al 2004 all'Università Marc Bloch di Strasburgo, dove è stato insignito del titolo di professore emerito. È membro del consiglio editoriale dell'Espace Maurice Blanchot, autore al quale ha dedicato più di un'opera (l'ultima, Maurice Blanchot, passion politique, 2011). Tra i suoi testi: L'etica originaria di Heidegger (1996), Corpus (2000), L'esperienza della libertà (2001), La comunità inoperosa (2002).