La competitività e la vivibilità di un territorio dipendono da molti fattori: dall’efficienza delle grandi e piccole reti infrastrutturali e di trasporto all’offerta di servizi e delle migliori condizioni di vita per i cittadini e per i fruitori esterni; dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico alla capacità delle aree urbane di attrarre attività culturali ed economiche. Fattori su cui l’architettura e l’urbanistica devono far leva, risorse presenti nel territorio dove gli interessi pubblici e privati dovranno trovare il modo di bilanciarsi puntando sulla rigenerazione di edifici ed aree sottoespresse o abbandonate. In questo numero viene dato risalto a due casi significativi: il recupero dell’edificio Forno San Ferdinando, all’interno della cittadella industriale ex ILVA a Follonica, da vecchio forno fusorio dismesso a nuovo Museo delle Arti in Ghisa della Maremma (MAGMA), realizzato attraverso i Piani di Sviluppo Urbano Sostenibile (PIUSS); dall’altro il Concorso di idee bandito dalla Provincia di Grosseto in collaborazione con il Comune di Castiglione della Pescaia nell’ambito del progetto italo-francese TPE per la “Valorizzazione del sistema portuale turistico e proposte innovative per la riconversione degli spazi”, che aveva come tema la progettazione, nell’area delle Paduline (fra le vie d’acqua e la S.P. del Padule di fronte alla nuova casa comunale), di un Porto a secco per la nautica sociale.