Al di là di alcune celebri contrapposizioni interpretative che hanno voluto vedere nel giovane Hegel un teologo, un mistico o piuttosto un filosofo politico poco attento alle questioni estetiche o al contrario già sensibile a queste, l’intento di questo volume risiede nel mostrare il reciproco implicarsi, seppur spesso in modo sotterraneo, dell’estetica, della religione e della politica in tutta la riflessione hegeliana, dagli anni giovanili fino alla maturità.