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Nella vasta opera critica del grande studioso viene preso in esame in questo libro un numero ristretto di autori (Croce, De Sanctis, Gadda, Montale), tutti fondamentali per Contini. Se l’incontro dei due autori contemporanei col giovanissimo filologo e critico militante d’eccezione fu decisivo da entrambe le parti, nell’ambito più propriamente metodologico e storiografico fu centrale il confronto col pensiero e con la critica letteraria di Croce. Ciò vale sia per il commentatore di Dante e di Petrarca, sia per lo straordinario analista di varianti d’autore, l’esercizio critico che a buon diritto può considerarsi invenzione di Contini stesso, anche se all’inizio suggestionato dal magistero filosofico di Croce. La precoce scoperta della Stilkritik di Spitzer segna non solo i primi saggi di Contini nella direzione di un superamento del crocianesimo, in parte ancora interno al suo orizzonte categoriale, ma anche la sua produzione matura almeno sino alla fine degli anni Cinquanta. Spitzer fu per Contini un punto di riferimento mai del tutto abbandonato, sebbene dopo la svolta più apertamente strutturalistica sia evidente una presa di distanza. Guido Lucchini insegna Storia della critica letteraria presso l’Università di Pavia. Si è occupato soprattutto di Gadda, collaborando all’edizione delle opere diretta da Dante Isella e alla rivista «I quaderni dell’ingegnere», di storia della filologia del secondo Ottocento, di Svevo, di cui ha curato l’edizione critica delle commedie nell’edizione nazionale delle opere (Roma 2010). Fra i suoi lavori si ricordano L’istinto della combinazione. Le origini del romanzo in Carlo Emilio Gadda (Firenze 1988); Le origini della scuola storica. Storia letteraria e filologia in Italia (1866-1883) (I ed. Bologna 1990; II ed. accresciuta Pisa 2009); Il carteggio Rajna-Novati (1878-1915). Tra filologia romanza e mediolatina (Milano 1995); Ascoli e la cultura milanese, Convegno nel centenario della morte di Graziadio Isaia Ascoli, Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei (Roma 2010). Ha dedicato vari studi a Contini che, riveduti e ampliati, riunisce nel presente volume insieme a due scritti ancora inediti.