Oltre che un poeta e un drammaturgo di valore, Schiller è stato un pensatore autonomo e originale e una figura cruciale nel movimento di idee che dalla ricezione della filosofia di Kant condusse al primo Idealismo. I contributi raccolti nel presente volume offrono un’innovativa investigazione a tutto campo del confronto di Schiller con Kant e, nello stesso tempo, documentano come le concezioni estetiche ed etiche di Schiller non siano solo uno sviluppo di quelle kantiane. Infatti, sebbene Kant stesso avesse gettato le basi per l’idea, fondamentale per Schiller, di una conciliazione estetica, nell’interpretazione schilleriana questa intuizione viene radicalmente riformulata e dotata di un nuovo senso, fino a costituire il nucleo di un modello non più kantiano di concezione dell’uomo e della filosofia.
Alberto L. Siani è Assistant Professor di filosofia presso la Yeditepe University di Istanbul, dopo essere stato borsista post-doc della fondazione Humboldt presso la Universität Münster, dove ha anche insegnato. Tra le sue pubblicazioni, Il destino della modernità. Arte e politica in Hegel (ETS, Pisa 2011) e la curatela di Hegel, L’Arte nell’Enciclopedia (ETS, Pisa 2009), oltre a numerosi articoli e contributi in italiano, tedesco e inglese su riviste e volumi internazionali. Suoi attuali interessi sono, tra l’altro, l’identità europea, la filosofia dei diritti umani e la teoria rawlsiana del liberalismo politico.
Gabriele Tomasi è Professore Associato di Storia dell’estetica all’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni più recenti Ineffabilità. Logica, etica, senso del mondo nel Tractatus di Wittgenstein (ETS, Pisa 2006), Un bicchiere con Hume e Kant. Divertissement estetico-metafisico (ETS, Pisa 2010) e la curatela (con E. Caldarola e D. Quattrocchi) di Wittgenstein, l’estetica e le arti (Carocci, Roma 2013). Si occupa principalmente della filosofia di Kant, ma è interessato anche al pensiero di Wittgenstein e al rapporto fra etica ed estetica nell’esperienza dell’arte.