Squadra verso la morte (1953) è l’opera più famosa del drammaturgo Alfonso Sastre e una pièce emblematica per la generazione post-bellica in Spagna. Durante una immaginaria Terza guerra mondiale sei militari vengono inviati per punizione in un pericoloso avamposto. Si sentono dei condannati a morte. Quattro di loro si coalizzano momentaneamente e finiscono per uccidere il Caporale che li tiranneggia. E, tuttavia, l’agognata liberazione non è che l’avvio di un nuovo dilemma. Cosa fare, come affrontare la circostanza? Ciascuno troverà una strada, sforzandosi di misurarsi con le proprie responsabilità o cercando di eluderle. Impossibile non leggere i travagli in cui, tra senso di colpa e voglia di vivere, i soldati si dibattono, come una dolorosa metafora della condizione umana e la quintessenza di una stagione esistenzialista che conobbe una portata europea. Questa traduzione di Squadra verso la morte, a oltre mezzo secolo dalla prima, recupera un’opera che emozionò un paese curvo sotto il giogo della dittatura franchista e investe il lettore di oggi di domande che ancora interrogano la sua umanità.
Enrico Di Pastena insegna Letteratura Spagnola all’Università di Pisa. Ha curato la edizione critica di diverse opere teatrali di Lope de Vega e di altri drammaturghi barocchi. Ha pubblicato numerosi studi sul teatro secentesco spagnolo, sul romanzo del XIX secolo e sulla drammaturgia moderna e contemporanea. Tra le sue traduzioni, La Presidentessa (La Regenta) di Leopoldo Alas «Clarín» una ampia antologia di Canti narrativi della Spagna medievale (Romancero) e Il disdegno col disdegno (El desdén con el desdén) di Agustín Moreto. Di Alfonso Sastre ha già edito e tradotto La mordaza (Il bavaglio).