Quali itinerari ha compiuto la poesia all’interno delle culture, greca e latina, della Tarda Antichità e del Medioevo? Più complessi di quanto non si pensi. I quindici contributi di questo volume ne esplorano tratti poco noti o inediti e riescono a comporre un tableau variegato, capace di rovesciare qualche consolidato cliché. Ne esce rafforzata l’idea che la poesia, in quei secoli, sia stata veicolo di dottrine, idee, sentimenti di gruppi e di persone e che si sia costruita un ‘suo’ peculiare linguaggio pur nel dialogo costante con i grandi modelli del passato. E così, poeti esemplari come Gregorio Nazianzeno e Prudenzio sono divenuti essi stessi dei ‘classici’ e come tali sono stati poi percepiti e ripresi, costituendosi per tal via come mediatori tra l’antico e il moderno. Motivi di una sostanziale continuità, dunque, che si intrecciano con quelli che segnano invece crepe e rotture: ce li additano i quindici autori che, distinti per interessi e provenienze accademiche, sono accomunati dal rigore del metodo e dal rispetto filologico per il testo.