Ricerca avanzata
Home Le Collane Architetture Pisane (28) 9788846739032
Libro cartaceo
€ 15,00 € 12,00
Sconto -20 %

Architetture Pisane 28-29

Pica Ciamarra Associati

Collana: Architetture Pisane (28)

Pagine: 80, Ill.
Formato: cm.28x28
Anno: 2014
ISBN: 9788846739032

Stato: Disponibile
  • Descrizione

Questo numero di Architetture è dedicato al lavoro dell’architetto Massimo Pica Ciamarra. Il materiale pubblicato è stato tratto dalla mostra monografica svolta a Pisa, promossa e curata dall’Associazione culturale LP – Laboratorio Permanente per la Città, la cui esposizione è stata articolata in tre sezioni ospitate nelle tre sedi: SMS, Bastione San Gallo e Sopra le Logge. I temi affrontati sono quelli fondamentali dell’architettura, relativi sia ai nuovi insediamenti che al recupero ed al restauro di strutture esistenti, comuni e attuali per tutti gli ambiti urbani e territoriali. Pica Ciamarra, con grande capacità comunicativa, li ha declinati attraverso l’utilizzo di disegni e progetti presi a modello che riescono a sintetizzarne il senso e la prospettiva: Ricivilizzare l’urbano, Ambiguità della forma: architettura e dimensione urbana, La sostenibilità sostiene l’architettura, Reti/maglie di attesa: semi per la metropoli, Punti fissi/ambiti flessibili, Dialoghi di forme, sono i titolislogan che sottendono ad ogni argomento affrontato come un racconto. Un racconto lungo oltre cinquant’anni, dell’evolversi degli assunti e dei riferimenti teorici che sono sullo sfondo delle esperienze di progetto esposte. «L’architettura è espressione eteronoma per eccellenza, quindi la sua forma non può che rifuggire da ogni tentazione di isolamento o autonomo compiacimento; al contrario deve cercare positivi dialoghi e corrosioni. I documenti mostrano ambizione di sintesi estreme e simultanea spasmodica ricerca di articolazioni e dettagli apparentemente poco significativi». Sono le sue parole. Direttore dal 2006 di «le Carré Bleu, feuille internationale d’architecture» Pica Ciamarra continua a sperimentare con la volontà di contribuire a precisare senso e metodo alla creazione dell’articolazione dello spazio. Questa mostra è l’occasione per confrontare le sue esperienze progettuali con quelle compiute a Pisa e magari verificare come le sue strategie architettoniche potrebbero essere applicate sui temi sensibili del nostro territorio.