La produzione letteraria di Elsa Morante è certamente nota a tutti. Da Menzogna e sortilegio a L’isola di Arturo, da La Storia ad Aracoeli, da Alibi a Il mondo salvato dai ragazzini e a Lo scialle andaluso, intere generazioni di lettori hanno amato i romanzi straordinari, gli scelti racconti e le numinose poesie di questa scrittrice riservata e schiva. E probabilmente molti conoscono i film che ne sono stati tratti (a opera di Damiano Damiani e di Luigi Comencini). Ma forse non tutti sanno della sua pluridecennale passione per il cinema, e della sua considerevole operosità all’interno di quel mondo. Amica, mentore e consigliera di tanti attori e registi (da Visconti a Pasolini, da Carlo Ludovico Bragaglia ad Alberto Lattuada, da Zeffirelli a Bellocchio, da Liliana Cavani a Bernardo Bertolucci, da Anna Magnani a Laura Betti, da Carmelo Bene a Carlo Cecchi, per citarne solo alcuni), nel corso degli anni Elsa Morante è stata pure, in modo discreto, e talvolta anonimo, soggettista, sceneggiatrice, aiuto-regista, attrice, consulente musicale per colonne sonore, paroliera, nonché scrupoloso critico cinematografico. Attraverso una ricca collezione di materiale inedito o raro, il presente volume intende fare luce su questo capitolo poco conosciuto della sua attività e della sua vita.
Marco Bardini insegna Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Pisa. Tra i suoi molti contributi dedicati a Elsa Morante si possono ricordare i saggi Dei «fantastici doppi», ovvero la mimesi narrativa dello spostamento psichico, in Per Elisa. Studi su Menzogna e sortilegio (Pisa 1990), e Poetry and Reality in «The Aesthetics of Our Time», in Under Arturo’s star. The Cultural Legacies of Elsa Morante (West Lafayette Indiana 2006). È autore della fondamentale monografia Morante Elsa. Italiana. Di professione, poeta (Pisa 1999).