I discepoli di Fobos: una rivisitazione di tante voci dell’Europa contemporanea, che, sotto le istanze di Fobos, si sono espresse tra arte, letteratura, società, religione e politica, proiettando sullo scenario della filosofia figure e movenze che non su quel terreno erano nate, ma che solo su di esso avevano poi trovato la loro codificazione. Processo che con Heidegger e Sartre è giunto alla sua più compiuta espressione, facendo del Novecento filosofico il loro “secolo”.
Ma, anche, processo che ha condotto a porre come basi del filosofare fondamenti emozionali, anziché teoretici. Il significato de I discepoli di Fobos è che solo in questo senso, dopo la conferma negli appena editi Quaderni neri di Heidegger del suo duro antisemitismo, si può con il presidente della Martin Heidegger Gesellschaft Günter Figal definire: “Disgustose e terribili quelle frasi del mio Heidegger” ed insieme aggiungere: “Ma la filosofia del XX secolo non è pensabile senza di lui”.