Il volume raccoglie contributi inediti che attestano e sviluppano, con una coralità e varietà di voci, il magistero di Lorenzo Cuccu, evidenziando le molteplici tracce del suo approccio metodologico negli studi dedicati al cinema. Sguardi differenti, dunque, per via dei diversi tagli di indagine, ma anche delle dinamiche dello sguardo che Cuccu ci ha insegnato a riconoscere nel cinema; e, in un rilancio ulteriore, sguardi su un cinema differente.
Accanto a testi che danno conto con acuta vivacità della formazione intellettuale di una intera generazione di studiosi, fra i quali spicca una riflessione dello stesso Cuccu, il volume ospita testimonianze di ex allievi e collaboratori e contributi su Antonioni, Bresson, de Oliveira, Paolo e Vittorio Taviani, Fellini, De Seta, Ophüls, Demy, Marie Epstein, Robbe-Grillet, Marazzi, e sulle nuove frontiere dell’autorialità contemporanea; nonché saggi incentrati sull’analisi del film e sulla nozione stessa di «autore». L’ultima parte raccoglie una serie di studi che declinano al futuro, guardando anche al passato, le immagini in movimento, mettendo a tema questioni antiche e attualissime, come la molteplicità delle esperienze di produzione e fruizione contemporanea e la nuova e ancora misteriosa spettatorialità cinematografica: perché il cinema, anche se la pellicola scompare, ha lunga vista e lunga vita. La «dinamite dei decimi di secondo» sa ancora essere dirompente.
Lorenzo Cuccu (Trento, 1940), ordinario di Storia del cinema, ha formato generazioni di giovani, in un percorso che si è svolto in massima parte all’Università di Pisa, dove ha studiato all’Istituto di storia dell’arte diretto da Carlo Ludovico Ragghianti e dove, negli anni Sessanta, si è laureato con Luigi Chiarini. Ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali e ha fondato e presieduto il corso di laurea in Cinema, Musica e Teatro alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo pisano. Fra i suoi studi si segnalano le importanti monografie dedicate a Michelangelo Antonioni (La visione come problema, 1973 e Antonioni. Il discorso dello sguardo, 1990) e ai fratelli Taviani (Il cinema di Paolo e Vittorio Taviani, 2001). è autore di numerosi articoli e saggi sugli autori più significativi del cinema della modernità.