La letteratura dello sterminio mostra impietosamente che per sopravvivere ogni uomo è pronto a superare tutti i confini: conduce inevitabilmente a confrontarsi con temi storici e riflessioni psicosociali che si interrogano sulla presenza del male nell’uomo. Travalicando i canoni della letteratura e della filosofia contemporanee, narra esperienze di sconfinato dolore, insieme singole e comuni a tutti gli autori. I grandi scrittori europei che qui ascoltiamo cercano un modo di esprimere l’oscillazione impazzita fra vita e morte: fame, freddo, istanti senza fine di una macabra danza disperata. Sono voci intrise di carne e sangue di esseri umani ormai ridotti a bestie: dopo il vissuto di un orrore propriamente assurdo, riescono a trasformalo in scrittura, in un ultimo, estremo sacrificio. La letteratura dello sterminio è il corpo vivente delle grandi questioni: quale è la natura dell’uomo? Dove si situano i confini fra bene e male? Cerchiamo risposte e vacillano le nostre certezze. Anne Marie Jaton, già Professore Ordinario di Letteratura francese all’Università di Pisa, è autrice di volumi su Laclos, Lavater, Nerval, il mito di Napoli nell’Ottocento, Blaise Cendrars, Raymond Queneau, Charles-Albert Cingria, Jacques Chessex e Nicolas Bouvier. Fabio Ciaralli, laureato in storia e filosofia, è autore di articoli su Guido Ceronetti, Pietro Citati, Gesualdo Bufalino e Giorgio Manganelli.