La ricerca di Sodi e Baragli ricostruisce per la prima volta il profilo biografico di monsignor Gabriele Vettori, una delle figure più significative della Chiesa toscana del Novecento. Il suo ministero toccò ben cinque diocesi: quella fiorentina, dove Vettori nacque ed esercitò il ministero sacerdotale fra Otto e Novecento; quella di Tivoli, di cui fu eletto vescovo negli anni della lotta al modernismo; quelle di Pistoia e Prato, dove venne trasferito durante la Grande guerra e che guidò negli anni del dopoguerra, della nascita del regime fascista e della Conciliazione; infine quella pisana, di cui Vettori fu eletto arcivescovo nel 1932, succedendo al prestigioso cardinal Maffi. Alla testa della Chiesa pisana Vettori rimase nei quindici anni di massimo consenso al regime, del Secondo conflitto mondiale, della crisi e caduta del fascismo, dell’occupazione nazista, della Liberazione.
La preziosa Prefazione di monsignor Giovanni Paolo Benotto e il saggio introduttivo di Gianluca Fulvetti aiutano a cogliere la complessità del personaggio, documentata dagli autori grazie a inedite fonti d’archivio: la fermezza nel governo del corpo ecclesiale unita alla duttilità delle opzioni sociali; la rigidità nella difesa delle prerogative della Chiesa contro le mire totalitarie del fascismo, ma anche il ruolo civile di gran rilievo svolto nel corso della Seconda guerra mondiale; l’esercizio attivo della carità cristiana mai disgiunta dalla prospettiva di ‘riconquista cristiana’ della società sintetizzata dal motto episcopale Vince in bono malum. Una figura ricca e articolata, quella di Gabriele Vettori, che il volume inserisce in una prospettiva che congiunge la storia della Chiesa e quella della società italiana del primo Novecento.
Stefano Sodi (Pisa, 1955) ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università di Pisa ed il baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. È docente di Filosofia e Storia nel Liceo Classico Galileo Galilei di Pisa e, dal 1986, ordinario di Storia della Chiesa nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Niccolò Stenone. Dal 1999 al 2009 è stato supervisore e professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario (SSIS) della Toscana e dal 2013 ad oggi tutor coordinatore di Filosofia e Storia nel TFA dell’Università pisana. Ha pubblicato in volume e su riviste scientifiche oltre 80 saggi relativi prevalentemente alla storia e alla didattica della storia, tra i quali – per la casa editrice D’Anna – i manuali scolastici Dentro la storia e Comprendere la storia,e ha curato 11 volumi collettanei. È condirettore presso la casa editrice ETS di Pisa delle collane «Mirabilia Pisana» e «Vos estis templum Dei vivi. Studi di storia della Chiesa».
Matteo Baragli (Firenze, 1980) si è laureato in Storia contemporanea all’Università degli Studi di Firenze, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca con una tesi sul sindacalismo cristiano in Toscana negli anni del Biennio Rosso. Nel 2013 si è perfezionato in Discipline storiche presso la Scuola Normale Superiore di Pisa con una ricerca sul clerico-fascismo italiano. Dal 2014 è ricercatore e borsista della Fondazione Michele Pellegrino di Torino. Si occupa ed ha scritto saggi sui rapporti fra Chiesa cattolica, nazione e fascismo e sul Partito Popolare Italiano. Fra le sue pubblicazioni si segnalano quelle dedicate alla storia locale, al cattolicesimo in Toscana ed in particolare ai rapporti fra religiosità e mondo contadino nel primo Novecento: Tracce di un popolo dimenticato (CET, 2006) e Religiosità e mondo rurale in Toscana (Edizioni Kappa, 2010).