Il presente volume è frutto della collaborazione tra i Dipartimenti di Musicologia e Composizione del Conservatorio di Milano. L’esigenza che si è presentata è stata duplice: da una parte la realizzazione di una partitura “d’uso”, a partire dalla presenza delle sole parti staccate, destinata alle classi di pianoforte e musica da camera; dall’altra il tentativo di impostare una sorta di revisione critica di un testo musicale che si è presentato più complesso del previsto. Il primo obiettivo è stato quello di scegliere il vero punto focale della revisione, che non era tanto Beethoven, quanto il testo dello stesso Lachner, testo che si inserisce appieno nella nobile arte della trascrizione che tanta parte ha avuto nella diffusione della musica “alta” come nel consolidamento del mito di Beethoven. L’edizione di riferimento, licenziata nel 1882 per i tipi della Cotta Verlag – Stuttgart e che vide come insigne curatore Sigmund Lebert, porta infatti una prefazione che recita così:
“Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven rivisti ed editi “per pianoforte solo o con accompagnamento di un secondo pianoforte, quintetto d’archi od orchestra completa – per lo studio musicale e l’esecuzione nelle sale da concerto”. Dichiarazione d’intenti che ben chiarisce il senso e la destinazione di quest’opera.
Il lavoro di collaborazione tra i corsi di Musicologia e di Composizione ha dovuto quindi tener ben presente la necessità di un equilibrio tra i due aspetti del problema per arrivare alla redazione di un testo che potesse soddisfare il più possibile esigenze d’uso ed esigenze di studio. Il risultato è una sorta di “ibrido” che contiene in sé le qualità della pubblicazione didattica e quelle dell’approfondimento musicologico.
Revisione critica e realizzazione della partitura: Silvia Del Zoppo, Laura Zanoli, Simone Corti Consulenza: Roberto Tarenzi Progetto a cura del Settore Ricerca del Conservatorio di Milano Coordinatore: Gabriele Manca Supervisione editoriale: Massimo Botter