Nel 1958-1959, pochi mesi prima di morire, Alfred Schütz tiene il suo ultimo corso, un seminario, presso la New School for Social Research. Oggetto di questo seminario è la sua descrizione di una sociologia del linguaggio. Attraverso la ricostruzione di Fred Kersten è possibile vedere all’opera la complessità del metodo di pensiero e lavoro di Schütz e, in questo, una molteplicità di campi che sfumano tra loro. Da queste lezioni emerge una analisi che è, nello stesso tempo, una ricostruzione del percorso filosofico e sociologico di Schütz e il modo in cui Schütz stesso lo declina nella costruzione dell’oggetto linguaggio. Un oggetto che in diversi modi e con diverse gradazioni ha accompagnato la sua intera traiettoria, a volte in piena luce altre sullo sfondo delle sue riflessioni. Un oggetto che trova in questo corso la sua declinazione ultima all’interno della sociologia di Schütz, che non chiede solo di fermarsi su quanto discusso e proposto, ma invita a continuare quanto iniziato.
Alfred Schütz (1899-1959) è stato, come lui stesso ha affermato, un filosofo e sociologo in maniera inscindibile. Punto di riferimento della sociologia fenomenologica la sua riflessione ha influenzato e continua a influenzare autori e prospettive sociologiche diverse.
Alfredo Givigliano si occupa di linguaggio, epistemologia e logica della sociologia, con particolare riferimento al concetto di oggetto sociale e alle formalizzazioni dei linguaggi scientifici in relazione al linguaggio naturale, ambiti nei quali ha pubblicato monografie, saggi, articoli e curato volumi.