Perché gli dči? Perché gli uomini? La risposta a entrambe queste domande, e al senso a un tempo della loro correlazione, viene qui ricercata su un percorso che muove dall’ontologia fondamentale di Heidegger per svilupparsi in un primo tentativo esplicito di metaontologia, ossia di radicalizzazione e capovolgimento della questione sul senso dell’essere in questione sull’ente nel suo senso, e cosě sulla totalitŕ di anima, mondo e “dio”. In questo percorso unitario, declinato a favore dell’esposizione in cinque saggi, vengono affrontati i principali luoghi in cui la questione del divino e dell’umano si presenta in Heidegger in termini tali da mettere in mostra questo possibile sviluppo. Il che significa: in termini tali da fornire l’indicazione per il tentativo dell’uomo di oltrepassarsi come mero ente, che riceve essenza e significato dalla tradizione e dalla dimensione pubblica, e riconoscersi come unico fondamento di quell’orizzonte di senso che č il suo mondo.
Matteo Pietropaoli (Roma, 1985) consegue nel 2013 il titolo di Dottore di Ricerca in Filosofia presso la “Sapienza” Universitŕ di Roma. Nel corso della sua formazione trascorre periodi di ricerca presso la Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg e la Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg. I suoi studi vertono principalmente sulla formulazione di una metafisica dell’esistenza, o metaontologia, come sviluppo del pensiero ontologico-fondamentale di Heidegger, nel richiamo in particolare a pensatori come Kant e Nietzsche.
In copertina: Derek Overfield, Contemporary Figure Drawing 148,
pastel on paper, 2013, www.derekoverfield.com