Chi ha curiosità semantiche e sintattiche trova in questo libro fatti inattesi. E trova ingegnose soluzioni per intenderli o per cogliere quali sono le difficoltà che s’incontrano nella loro descrizione sperimentale. A fare da palestra per questo esercizio d’operosa intelligenza linguistica sono aggettivi francesi. Non farà fatica a coglierne gli usi anche chi non ha grande pratica di quella lingua. Essi sono intuitivamente comparabili con dati italiani. L’impegno in una classificazione lessico-sintattica quasi esauriente degli aggettivi francesi sta alla base di questo divertimento, le cui pagine svelano ciò che nella lingua resta ordinariamente celato: le correlazioni, varie e stupefacenti, tra significati e significanti.
Personalità di spicco del gruppo di studiose e studiosi che Maurice Gross raccolse intorno a sé per affrontare l’impresa di descrivere congiuntamente e in modo esauriente lessico e sintassi del francese, Jacqueline Giry-Schneider ha insegnato linguistica all’Université Paris 8. Il suo contributo all’elaborazione teorica della nozione di verbo supporto è stato decisivo. Fondamentali sono state le verifiche descrittive che ne ha procurato su grande scala: Les nominalisations en français del 1978 e Les prédicats nominaux en français del 1987. Da qualche anno, in collaborazione con Éric Laporte, ha rivolto la sua attenzione all’aggettivo. Questo libro dice della qualità e del rilievo del suo nuovo interesse.