La presente raccolta mette in evidenza le teorie che furono formulate nel corso dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento per delucidare la natura dei fenomeni della vita negli organismi. Abbandonata l’idea settecentesca di una “forza vitale”, di un quid ignoto, che come tale non poteva assurgere a principio esplicativo, dagli interventi di alcuni fisiologi e naturalisti, rappresentativi nelle facoltà di Medicina e negli ambienti scientifici di Germania, Francia, Italia e Inghilterra, emergono due impostazioni contrastanti. Maggioritaria era la concezione “fisicalistica” o “meccanicistica”, ispirata alla cultura scientifica del tempo e secondo la quale nulla accade che non sia conciliabile con le leggi fisico-chimiche note. Minoritaria, ma non meno combattiva, era la concezione “neovitalistica”, che non disconosceva il ruolo esplicativo della causalità fisica e chimica, e tuttavia auspicava l’avvento di una “biologia compiuta” che spiegasse i fenomeni psichici e scorgesse nella vita qualcosa di irriducibile alla causalità fisico-chimica: una peculiarità che prospettava una “nuova fisiologia”.
Armando De Palma, già Professore ordinario di Storia della Filosofia presso l’Università di Torino, si è occupato di storia della filosofia moderna e contemporanea; in collaborazione con Germana Pareti, Professore ordinario di Storia della Filosofia e Filosofia della Mente presso la stessa Università, ha pubblicato lavori sul correlato fisiologico della coscienza, sulla questione del rapporto mente-corpo, sulle metafore nelle neuroscienze, sul fenomeno della sincronia neuronale in connessione con la percezione conscia e sulle origini della teoria della membrana cellulare. Per i tipi di ETS (2014) De Palma e Pareti hanno pubblicato la monografia Vita. La fisiologia in Germania tra materialismo e vitalismo (1848-1935), della quale la presente antologia è un fondamentale complemento.